Storia
Fin dall’antichità le statue in bronzo venivano realizzate con la cosiddetta tecnica della fusione a cera persa. Questa tecnica venne introdotte già a partire dal 3.500 a.C. dalle popolazioni sarde. Tuttavia, ha goduto un notevole sviluppo non solo nell’arte sarda ma anche in quella greca e romana.
L’utilizzo di questa particolare tecnica si ridusse nel Medioevo, probabilmente soprattutto per problemi economici. Ne rimangono tuttavia notevoli esempi come la porta in bronzo della chiesa di San Zeno a Verona, che risale al 1100 circa, realizzata con la tecnica fusoria.
Le fusioni in bronzo erano comunque sempre praticate, ma si riducevano a fusioni di oggetti di piccole dimensioni, in quanto si trattava di opere “piene”. Con il Rinascimento poi, la tecnica torna in auge e la prima statua di grandi dimensioni realizzata con la tecnica della fusione a cera persa (in epoca moderna) è il San Giovanni Battista (1412-1416) di Lorenzo Ghiberti.
Questa tecnica presenta molti vantaggi rispetto alla pietra, il bronzo infatti permette una maggiore coesione che dona alle sculture un senso di naturalezza e vivacità. Inoltre, il bronzo non ha bisogni di supporti esterni alla figura e questo creava meno problemi a livello di stabilità della scultura.
Nel periodo classico in Grecia si usava prevalentemente il bronzo. Nell’immaginario comune sono poche le statue in bronzo, mentre si ricordano con più facilità le statue in marmo. Tuttavia, le statue in marmo spesso sono copie del periodo ellenistico o romano degli originali in bronzo.
Infatti, proprio nel periodo ellenistico, sorgono delle vere e proprie botteghe con lo scopo di realizzare copie marmoree di statue bronzee molto famose.
Brevi cenni sulla tecnica
La tecnica della fusione a cera persa si basa sulla colatura del metallo fuso all’interno di uno stampo in negativo. In argilla viene realizzata una scultura delle stesse dimensioni della scultura in bronzo finale.
Dal modello in argilla poi viene ricavato il calco in gesso che viene poi smontato e diviso in due o più parti. Dopo essere stato privato del modello in argilla al suo interno, viene riversata internamente della cera.
Si ricopre poi il modello in cera con uno strato di gesso, mattoni e sabbia. Una volta infornato i e per effetto di calore la cera si scioglie formando un’intercapedine che andrà riempita con il bronzo fuso.
Si libera poi il calco, si ripulisce e rifinisce.
Alcune delle sculture in bronzo di Antichità Giglio

Scultura in bronzo (altezza cm 122)

Scultura in bronzo

Scultura in bronzo (cm51x49x36)

Scultura in bronzo
Antichità Giglio è interessata all’acquisto e alla vendita di sculture in bronzo antiche, dell’ottocento e moderne. I nostri esperti sono in grado di offrire un servizio professionale e al tempo stesso veloce e semplice per la valutazione e la vendita; inviaci delle foto tramite e-mail a info@antichitagiglio.it oppure tramite Whatsapp al 335 63.79.151.