Cenni bibliografici
Pietro Chiesa nasce da una benestante famiglia ticinese, da padre svizzero e madre italiana. È noto per essere una figura estremamente innovatrice all’interno del panorama artistico della prima metà del Novecento, in particolare nel campo dell’arte vetraria.
Chiesa compie i suoi studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel 1921 apre una bottega propria per la lavorazione del vetro, dopo aver trascorso un periodo di studio ed apprendistato presso Giannotti, noto vetraio. Partecipa durante i primi anni venti alle Biennali di Monza e di Venezia, all’Exposition des Arts Décoratifs di Parigi e ad altre esposizioni internazionali.
Nel 1932 viene chiamato da Gio Ponti, noto designer, alla direzione di FontanaArte, dove rimarrà fino al 1948. Questo si rivelerà per l’artista essere un periodo di estrema creatività, egli progetta oltre un migliaio di oggetti diversi tra cui mobili, lampade, tavoli, vetrate e molti altri oggetti d’arte.
Gli oggetti d’arte di Pietro Chiesa
Precursore dei tempi, i suoi oggetti sembrano prendere spunto da forme estremamente astratte e creative, al tempo stesso sorrette da estrema abilità e tecnica.
Alcuni dei suoi pezzi sono famosissimi ed ancora oggi in produzione, come per esempio il vaso Cartoccio (1932) e la lampada da terra Luminator (1933).

1932

Fontana Arte, 1935
Lo stile del designer
Le linee di Chiesa rispecchiano uno stile estremamente astratto e moderno, le forme al tempo stesso sono leggere e sensuali. Lo spirito revivalistico degli anni Venti del Novecento vuole diffondere un nuovo modo di abitare, fatto di comfort e modernità e al tempo stesso dal design innovativo e originale. Pietro Chiesa incarna perfettamente questo spirito.
In questi anni, gli interni si arricchiscono con complementi d’arredo quali specchiere, vetrate, eccentrici lampadari, ceramiche, vasi e complessi impianti di illuminazione in vetro soffiato. Pietro Chiesa disegna e crea questi oggetti d’arte con un linguaggio sobrio ed elegante, una tecnica impeccabile e un gusto astratto perfettamente moderno.
In Pietro Chiesa sono facilmente riconoscibili rigore nell’impiego dei metalli, in particolare dell’ottone e l’uso tecnicamente impeccabile del cristallo. Tratto distintivo inoltre è la sua creatività, il designer italiano, insieme a Gio Ponti, ha dato vita negli anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento a oggetti dal design innovativo ancora oggi in produzione.