Il mobile veneziano è sempre stato inserito nel gotha delle arti applicate. Tanto che anche oggi i mobili e gli arredi veneziani hanno un buon mercato e una clientela internazionale. Ma nella metà del secolo scorso era un vero status symbol nelle case, era un pezzo d’arredo che non poteva mancare. Il cassettone, il trumeau, il tavolino laccato, le poltrone erano necessari in una casa arredata con gusto settecentesco. Era una moda e uno stile d’arredo tanto in voga da creare imitazioni e purtroppo anche falsi.
Una discendenza mitologica
Del resto l’alone aureo che circondava il mobile veneziano lo si intuisce dalle parole del Morazzoni nell’introduzione all’edizione del 1926 de Il mobile veneziano del ‘700: “se proprio è necessario che Marangoni, Depentori, Tappezzieri e tutti gli artefici a Venezia che dedicano la loro operosità al mobile, abbiano un capostipite e maestro, questo sia l’industrioso Dedalo, anzi certamente egli lo fu, e in ogni tempo ebbe sempre in particolare cura la sua numerosa discendenza veneziana del resto sempre degna di tanto divino maestro; nel lungo corso dei secoli la mano industre è guidata da divina scintilla, che illumina e illeggiadrisce le opere e le rinnova con sempre crescente grazia ed eleganza”.
Un salotto veneziano nell’immaginario
Inchinandoci alla discendenza divina possiamo ormai aggiungere poco se non darne ragione e deliziarci immaginando di entrare in un salotto veneziano ideale. La porta centrale immette in un ampio spazio illuminato da due grandi finestre. Sulla parete di destra c’è uno splendido e imponente trumeau mosso sul fronte e sui fianchi con alzata a due ante a specchio ornate da figurine e sulla cimasa un fregio dorato a volute.
Sotto le finestre due panchetti apparentemente semplici hanno a ben vedere le gambe a volute scolpite e lumeggiate in oro. Tra i panchetti e il trumeau c’è una bella spinetta in legno laccato a fondo rosso e figurine in arte povera.
Sulla parete di sinistra si impone una grande console in noce con piano sagomato e una cintura intagliata a cartouches e motivi rocailles. Sopra la console una specchiera in legno intagliato e dorato a volute e con una piccola specchiera sagomata nella cimasa.
Sulla parete d’ingresso, ai lati della porta due cassettoni, l’uno tutto in radica di noce, bombato sul fronte e mosso sui fianchi e l’altro in legno di mogano semplice e raffinatissimo. Ci immaginiamo due dipinti di Canaletto, sopra i cassettoni.
Al centro un salottino in legno laccato con piccoli fiori su fondo giallo: quattro sedie e un divanetto con schienale a 8. Lungo tutte le pareti appliques dorate che illuminano con un imponente lampadario in vetro di Murano a foglie e piccoli fiori. Una bella panoramica! ma prima di uscire girandoci non ci eravamo accorti delle due sculture di mori con guantiere in legno laccato in policromia che ci avevano dato il benvenuto.
Nell’eventualità aveste voglia di replicare questo scenario e il mobile veneziano fosse il vostro sogno, abbiamo tutto ciò che vi serve. Mobili, arredi, lampadari, appliques e buon gusto.