La storia della giada cinese
La giada cinese è al centro della cultura cinese, è considerata la pietra più spirituale tra le pietre preziose.
La giada cinese è una pietra dal valore leggendario, è un materiale che abbraccia millenni e nella cultura popolare cinese ha una lunghissima tradizione. La sua tradizione è influenzata dai diversi significati che questa pietra ha assunto nel corso dei secoli.
9.000 anni fa la giada era considerata sacra in Cina e rappresentava l’unione tra cielo e terra. La sua importanza si deduce anche dalla denominazione delle età della preistoria cinese. Nella preistoria cinese, infatti, le epoche sono state divise tra età delle armi in pietra, in giada e in bronzo.
I primi oggetti appaiono circa 7.000 ani fa in Cina e la pietra, più preziosa dei diamanti e dell’oro, assume fin da subito un significato sacro e spiritale. Nel periodo della dinastia Shang e della dinastia Zhou le sciabole e le spade in giada erano un simbolo di potenza.
L’importanza di questa pietra preziosa fu sottolineata anche da Confucio che, nel V secolo a.C., la associa a virtù come bellezza e benevolenza. In seguito, assume poi anche un significato di purezza, tanto che viene usata per purificare i defunti prima di passare all’aldilà.
Nelle assemblee di culto la giada aveva un ruolo centrale. Oggetti in giada venivano anche usati come pietre sacre durante il culto.
Oggi in Cina la giada appare su oggetti importanti e i cinesi sono convinti che la pietra sia in grado di proteggere dalle disgrazie e di portare fortuna. Simboleggia ancora oggi la nobiltà, la costanza, l’elevazione alla perfezione.
La giada è importata dalla Birmania settentrionale alla Cina in gradi quantità durante il XIX secolo. La maggior fonte di importazione rimane però il Myanmar settentrionale.
La giada cinese oggi
Fredda al tatto, opaca ma con una qualità quasi traslucida, notevole per la sua resistenza. Tra le varie tipologie di collezionismo, quello delle giade cinese è sicuramente quello maggiormente di nicchia, è presente in molte forme e colori.
Le giade cinesi in mercato sono di due categorie, quelle arcaiche (relative al periodo dell’età del bronzo, dall’epoca Shang a quella Han) e quelle invece che risalgono al XVIII secolo. Quelle arcaiche sono oggetti più legati al culto e a rituali, le secondo invece sono per lo più oggetti con funzione decorativa, nonché più diffusi e con un pubblico più vasto.
Il colore naturale della giada è tra il verde e il blu saturo. Questo però può variare dal bianco crema al nero inteso, dal rosa al color malva. In Estremo Oriente sono molto apprezzate le giade di colore bianco o giallo con sfumature rosa. Anche le giade rosse o color lavanda sono molto apprezzate.
Vendita e acquisto di giade cinesi
Al momento dell’acquisto di un oggetto in giada cinese, sono molti i fattori da tenere in considerazione. In primis l’autenticità della pietra, poi la provenienza documentata, ed infine il periodo e il colore. Il colore considerato più pregiato è il bianco e di più raro il giallo.
Il collezionismo in Italia per gli oggetti in giada cinese è ancora più raro della porcellana.
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