La credenza è un mobile che ha affascinato generazioni di persone nel corso del tempo. La sua versatilità e la sua capacità di unire funzionalità e bellezza ne hanno fatto un elemento imprescindibile dell’arredamento domestico, capace di adattarsi perfettamente a ogni contesto, dallo stile classico al moderno minimalista. Con la sua eleganza e maestosità, la credenza racconta una storia di adattabilità e fascino intramontabili, capace di attraversare i secoli e di evolversi da semplice mobile di stoccaggio a protagonista indiscussa degli interni, offrendo soluzioni pratiche e al contempo accattivanti esteticamente. I suoi ripiani, cassetti e vetrine creano uno spazio espositivo unico, capace di ospitare non solo stoviglie e accessori da cucina, ma anche oggetti preziosi e tesori personali.
Esploriamo la storia della credenza, dalla sua origine fino alle forme e alle funzioni attuali, evidenziando l’evoluzione che ha visto questo straordinario mobile da riordino.
Origini della credenza
Le radici della credenza possono essere rintracciate nel XV secolo, in Europa. Nato come mobile da sala per i rinfreschi che si tenevano nelle dimore delle famiglie nobili, inizialmente il termine “credenza” indicava un piccolo tavolo su cui venivano esposti oggetti preziosi, come piatti di porcellana, cristalli scintillanti e altri manufatti di valore, ma anche per disporre le pietanze prima di offrirle agli ospiti. All’epoca, era consuetudine che la servitù assaggiasse le prelibatezze prima che queste venissero servite agli ospiti, per accertarsi che non fossero avvelenate. Si trattava di un vero e proprio rituale detto “servizio di credenza”, che veniva regolarmente svolto dal Maestro credenziere prima di ogni portata.
Più tardi, il termine “credenza” verrà utilizzato per indicare la sala da pranzo, per poi assumere il comune ruolo di mobile da cucina, dotato di ante, vetrine e cassetti nei quali riporre piatti, bicchieri e gli utensili necessari per imbandire la tavola.
Oltre alla funzione, anche il design delle credenze si evolve nel corso dei secoli, per adattarsi ai cambiamenti di gusti e stili dell’arredamento. Nel periodo barocco, le credenze erano caratterizzate da linee curve, decorazioni elaborate e dettagli scolpiti a mano. Durante il periodo rococò, invece, prevalsero linee sinuose e ornamenti floreali. Con l’avvento dello stile neoclassico nel XIX secolo, le credenze assunsero un aspetto più sobrio e simmetrico, con linee diritte e superfici lisce. Durante il periodo dell’Art Nouveau, la credenza divenne un vero e proprio oggetto d’arte, con design ispirati alla natura e all’artigianato artistico.
I modelli di credenza antiche
La credenza antica la si può trovare realizzata con diversi tipi di legno e avere stili e caratteristiche variabili in base al periodo storico e alla regione di origine. Può essere in noce, in faggio, ciliegio, mogano o palissandro, essere corredata di vetrine o cassetti decorati con intarsi e ornamenti pregiati, e assumere forme e dimensioni diverse.
La credenza bassa e lunga è un elemento d’arredo che assomiglia a un armadietto. Si estende fino all’altezza della vita e presenta un vano interno con due o tre ripiani chiusi da sportelli. Di solito ha gambe molto corte, con un piano superiore piatto su cui poter riporre stoviglie e vivande.
La credenza a doppio corpo ha una base simile a quella di una credenza bassa, ma presenta anche una parte superiore aggiuntiva. Quest’ultima solitamente contiene mensole, spesso chiuse da una vetrina o da ante in vetro, che possono essere utilizzate per esporre oggetti decorativi come porcellane, cristalleria o altri articoli di valore. Mentre lo spazio inferiore può essere utilizzato per custodire oggetti più grandi o per avere ulteriori superfici d’appoggio.
Le credenze moderne
Nel corso del Novecento, il mobile credenza si è evoluto per adattarsi alle esigenze dei tempi moderni e alle tendenze di design contemporanee. Progettate per essere funzionali ed esteticamente piacevoli, uno dei tratti distintivi delle credenze moderne è l’uso di linee pulite e semplici. L’accento è posto sull’eleganza e sul minimalismo, evitando elementi decorativi elaborati e ornamenti complessi, per dare un senso di spaziosità e leggerezza all’ambiente in cui quest’ultima viene collocata.
Nella modernità i materiali utilizzati spaziano dal vetro all’acciaio, al laminato e ad altri materiali sintetici. Questi materiali sono scelti per la loro durata, la facilità di pulizia e la loro estetica minimale. Possono essere influenzate da stili come il design scandinavo, il modernismo o il design industriale, ma spesso incorporano elementi di innovazione e originalità.
Spesso includono ripiani regolabili, cassetti e vani aperti che consentono di organizzare e visualizzare oggetti in modo efficiente; possono essere dotate di funzioni aggiuntive, come sistemi di illuminazione integrati o pannelli a scomparsa, per migliorarne ulteriormente la versatilità.
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