Realismo magico è un’espressione coniata dal tedesco Franz Roh nel 1925. Con questo termine il critico intendeva indicare gli oggetti che, pur facendo parte della nostra realtà di tutti i giorni, possono apparire al tempo stesso fantastici e straordinari allo sguardo dell’artista. L’aggettivo magico quindi non si riferisce propriamente alla realtà in sé, quanto allo sguardo di chi la contempla.
In modo particolare per i pittori dunque, la realtà è solo all’apparenza semplice, ma in realtà può diventare straniante. Non si tratta però di una corrente artistica ben organizzata e con un chiaro manifesto, si tratta piuttosto di un particolare modo di percepire, di sentire il quotidiano.
La tendenza è quella di opporsi alle tensioni di dinamicità futurista e alle deformazioni dell’espressionismo. Il realismo magico prende spunto al contrario dalla tipica classicità del Rinascimento italiano del Trecento e del Quattrocento. Lo scopo ultimo dell’artista sta nel scoprire la magia della vita quotidiana, guardando ad essa con un atteggiamento innocente e fanciullesco.
Il risultato sono personaggi e situazioni caratterizzata da un realismo assorto e da un effetto straniante, quasi inquietante.
Il realismo magico e i suoi esponenti
In Italia il realismo magico emerge negli anni Venti del Novecento insieme all’emergere della rivista Valori Plastici con Mario Broglio. Tra i massimi esponenti del realismo magico italiano ricordiamo Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Cagnaccio di San Pietro e Antonio Donghi.

Ritratto di Cesarina Gualino, 1922
Questi artisti si rifanno soprattutto all’arte quattrocentesca di Masaccio, Mantegna e Piero della Francesca e si oppongono in modo deciso alle correnti avanguardiste di inizio secolo, come il Futurismo, L’Espressionismo, il Cubismo e il Surrealismo.
Oltre il confine nazionale, tra i grandi artisti di questa tendenza non si possono non citare la messicana Frida Khalo, gli statunintensi Paul Cadmus ed Edward Hopper e l’olandese Dick Ket.
Il realismo magico a Palazzo Reale a Milano
La mostra a Palazzo Reale – attiva dallo scorso 19 ottobre fino al 27 febbraio 2022 – intende presentare in modo esaustivo il movimento artistico del Realismo Magico in Italia. Non mancano anche i riferimenti al panorama artistico europeo.
Il progetto comprende circa ottanta opere, le più importanti e caratterizzanti di tale corrente artistica. Lo scopo è quello di valorizzare l’arte italiana anche grazie al prezioso apporto di testi storici di Emilio Bertonati, uno dei primi studiosi del movimento.