Alcune regole del modus operandi dell’antiquario
Dando per scontata la preparazione professionale che costituisce il nostro background, il lavoro della nostra galleria d’arte e d’antiquariato parte dalla richiesta dei clienti.
Per Antichità Giglio il cliente, messo al primo posto, deve trovare la giusta risposta alle sue esigenze. Di seguito una breve intervista a Lino Giglio, antiquario che vanta oltre 40 anni di esperienza, titolare di Antichità Giglio.
Quali sono quindi le esigenze della sua clientela e le domande più frequenti?
L.G.: Ricevo molte chiamate e molte e-mail nell’arco della giornata e le richieste sono varie. Dalla semplice richiesta di valutazioni di dipinti antichi o di singoli oggetti alla necessità di liberare un’intera abitazione e, all’interno di questa ampia forbice, una casistica di richieste più o meno impegnative.
La sua prima risposta?
L.G.: La mia prima risposta è la richiesta di poter visionare alcune immagini degli oggetti o di poter fare un sopralluogo, a seconda della chiarezza con cui mi viene descritta la situazione e a seconda della mia immediata possibilità di organizzare un sopralluogo.
Ipotizzando di avere già un’idea chiara della situazione, ci spieghi la modalità del suo sopralluogo.
L.G.L’esperienza di molti anni come antiquario mi ha insegnato alcune regole fondamentali. Al primo posto è senz’altro il “Permesso”. Non mi dimentico mai che noi veniamo “invitati” a visitare una casa. Occorre sempre ricordare che la casa non è solo un luogo fisico ma un contenitore di affetti. Noi per primi sappiamo che ogni arredo, ogni dipinto rappresenta una somma di storie di una intera famiglia a volte tramandato da generazioni. Per questo motivo occorre entrare chiedono un simbolico (ma anche vero) “Permesso”, con un rispetto che è dovuto.
E quando la porta si apre come si conciliano empatia e professionalità?
L.G.Questo è uno dei momenti più difficili. Si tratta di dare un parere scrupoloso, professionale e commercialmente soddisfacente ad un’opera d’arte, ad un arredo antico o di design investito però di una carica affettiva o tramandato magari nel tempo con attribuzioni o provenienze tutte da verificare. Quindi si guardano con scrupolo le opere, si verifica la qualità d’esecuzione, lo stato di conservazione e l’eventuale documentazione. A volte la sorpresa è positiva ma a volte non lo è affatto. La professionalità di un bravo antiquario, e quindi di Antichità Giglio, sta nel motivare le valutazioni sempre stilate in linea con il mercato che possono quindi essere una piacevole sorpresa, una conferma ma purtroppo, a volte, una delusione.
Siete sempre in grado di soddisfare il cliente?
L.G.La risposta è immediata e mi vanto di poter dire “Sì sempre!”. Innanzitutto, per prassi, Antichità Giglio dà sempre una risposta, che sia telefonica o per e-mail. Non lasciamo mai risposte inevase. Riusciamo ad acquistare un’ottima percentuale di arredi e dipinti che ci vengono offerti. Chiaramente non tutto quello che ci viene proposto è d’interesse per la nostra Galleria ma nelle nostre risposte, a chi ci chiede un aiuto, inviamo contatti e suggerimenti per trovare altri canali di vendita. Come detto in apertura, il cliente è messo al primo posto e le sue domande devono avere una risoluzione. Molti commenti positivi lasciati sul nostro lavoro sono per me il premio migliore.