Il suggerimento di un illustre architetto: Gio Ponti
Ci aspettiamo da Gio Ponti, e in effetti nella maggior parte dei suoi scritti lo fa, il suggerimento di un arredo totalmente moderno. Avendo progettato dalla posata in argento al grattacielo, ci potremmo aspettare un “tutto nuovo”. Invece, in una splendida raccolta di articoli dal titolo Gio Ponti e il “Corriere della Sera” 1930-1963 curata da Luca Molinari e da Cecilia Rostagni, Gio Ponti mostra la sua formazione, la vastità della sua cultura e le sue molte facce. Si mostra come progettista ed esperto delle tecniche di progettazione ma anche di lavorazione dei materiali, si mostra pensatore illuminato e dispensatore di idee avveniristiche e ancora oggi di grande attualità e praticabilità. Dunque, considerando superflue le nostre parole, riporteremo quelle del grande maestro, pubblicate in un articolo apparso sul Corriere della Sera il 19 settembre 1951 dal titolo “Una scelta capricciosa non è mai di buon gusto”: “[…] molti credono indispensabile per adornar la casa avere quadri e oggetti, e pur d’averli non badano alla loro qualità e alle loro caratteristiche. Niente, invece, di meno indispensabile: quadri e oggetti, in casa, hanno solo una giustificazione di gusto e di cultura, e nessuna necessità di presenza e di numero. […] Ma quale la via sicura e dilettosa per arrivare a tale “Clima”? Quella della collezione, cioè la nobile via d’una scelta dettata dall’amore, dalla conoscenza e dalla cultura. […] Raccogliete cose moderne e cose antiche. Ambienti veramente moderni, cioè appartenenti alla cultura (civiltà) attuale, debbono ospitare opere e oggetti (e mobili) antichi e moderni, perché tutto è simultaneo nella nostra cultura e sensibilità. […] Alla nostra civiltà debbono appartenere, in simultaneità di godimento (cioè di presenza), mobili e oggetti antichi, mobili e oggetti moderni. […] Non comperate dunque, a casaccio, “dei quadri”, ma – dopo un volenteroso aggiornamento culturale – scegliete i “vostri autori”, quelli che vi sentite di amare. E se comperate degli oggetti d’arte sceglieteli con una intenzione: una intenzione di simpatia per il genere, o per la materia, o per la tecnica, o per l’autore. […] È da desiderare un aggiornamento, una cognizione diffusa e critica nei riguardi non solo degli stili dell’architettura e dell’arredamento, ma anche di stile, tecnica, materia, genere ed epoca degli oggetti d’arte e dei loro autori (ceramiche, porcellane, gres, vetri soffiati, cristalli, smalti, materie plastiche, ricami, ecc.).”
Sorprendentemente l’invito di un architetto moderno è quindi quello di intrecciare e far convivere l’arte e l’arredo moderno con le “cose” del passato ed è proprio la capacità di farle coesistere lo straordinario segno di cultura. Ci siamo affidati alle parole di Gio Ponti per invitare ad un collezionismo consapevole dell’arte antica e moderna e non possiamo che avvallare il consiglio di Gio Ponti di acquistare e collezionare con preparazione oppure, senza peccare di modestia, avvalendosi dell’esperienza di ANTICHITÀ GIGLIO!! …nel scegliere arredi e dipinti antichi così come opere moderne e design.
Bibliografia: Gio Ponti e il “Corriere della Sera” 1930-1963, ac L. Molinari e C. Rostagni, Milano 2011