La ribalta (o ribaltina) è un mobile settecentesco tra i più richiesti sul mercato del collezionismo di antiquariato. Nata in Francia tra il XVII e il XVIII secolo, all’epoca di Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole, e diffusa nel secolo successivo, la ribalta è un elemento d’arredo ampiamente diffuso nei palazzi nobiliari e aristocratici settecenteschi, dove veniva utilizzata come mobile scrittoio, grazie alla presenza di una piccola anta ribaltabile (chiamata appunto “ribalta”), la quale, girando su dei perni, poteva essere sollevata in altezza secondo necessità, per trasformarsi in un tavolo da scrittura a tutti gli effetti.
Tradizionalmente realizzata in legno di noce o di palissandro, la ribalta solitamente si presenta come un mobile suddiviso in due unità: quella inferiore, costituita da ante o cassettoni, era atta a contenere corredi e oggetti personali; mentre quella superiore, formata da un piano di lavoro estraibile o a ribaltina, solitamente rivestito in stoffa o in pelle, veniva utilizzata come piano di appoggio per scrivere lettere.
Quando abbassata, la ribalta rivela una serie di cassetti e piccoli scomparti in cui veniva conservata la corrispondenza segreta e piccoli oggetti personali; una volta chiuso il piano reclinabile, la ribalta diventa un mobile unitario capace di offrire alla vista splendide decorazioni e preziosi intarsi.
Nel corso del tempo la ribalta si evolve per rispecchiare le esigenze e le tendenze delle varie epoche, diventando un complemento d’arredo indispensabile per arricchire ingressi e salotti. I modelli più leggeri, risalenti al XVIII secolo, erano pensati come mobile da toeletta per donne, composti da piccoli scomparti che potevano essere aperti sbloccando dei meccanismi speciali, celati all’interno di altri cassetti.
Nonostante il termine “ribalta” o “ribaltina” identifichi specificamente una tipologia di scrittoio risalente al Settecento, nel gergo comune questo termine viene usato per identificare non più soltanto la presenza di un piano ribaltabile, ma l’intero mobile, dotato di due corpi distinti, di cui quello superiore predisposto di una parte recrinabile.

Tipologie di ribalta
Dal Settecento ad oggi la ribalta ha avuto diverse evoluzioni, sia di natura stilistica che di praticità, per assolvere ai bisogni e ai gusti estetici che andavano via via diffondendosi. I modelli di mobile a ribalta risalenti al XVIII secolo erano mobili più graziosi e longilinei rispetto a quelli che caratterizzarono il secolo precedente, pensati come consolle multifunzionali da inserire in camera da letto.
Tuttavia, sono diversi e variegati gli esemplari di ribalta che si possono trovare: tra i modelli più diffusi e richiesti ancora oggi, abbiamo quelli con copertura a scorrimento o estraibile, con lo scrittoio-armadio o con la parte superiore a libreria, composta da ante e secrétaire nella calatoia.

La ribalta italiana
Il mobile a ribalta si diffonde rapidamente tra le corti italiane settecentesche, tanto da influenzare notevolmente un nuovo stile di arredamento, che si differenzierà da regione a regione e in base all’epoca di realizzazione. Se il materiale più utilizzato per la ribalta è il legno (naturale, dipinto oppure laccato), le linee del mobile possono presentarsi più o meno mosse, essere arricchite di intarsi lignei o in madreperla, applicazione di bronzo, porcellana, intagli o cornicette.
Come avviene per tutti i mobili, i modelli più quotati sono quelli provenienti dal nord Italia. Tra i più popolari troviamo la ribalta lombarda e veneta; mentre gli esemplari di ribalta più pregiati dell’Italia meridionale sono la ribalta siciliana e quella campana.
Ribalta lombarda: tradizionalmente costruita in legno di pioppo, si distingue per la tipica decorazione “a cornicette” e per la presenza di cerniere e serrature a vista. Il fronte della ribalta lombarda si presenta leggermente mosso, mentre la parte superiore del mobile è caratterizzata da un piano reclinabile che, una volta abbassato, si autosostiene appoggiandosi al bordo della fiancata.
Ribalta veneta: comunemente in legno di abete, la ribalta veneta ha uno stile unico e originale, come d’altra parte tutto l’arredamento veneziano. Presenta un fronte mosso similare al modello lombardo, ma si distingue da quest’ultimo per la sinuosità delle forme e per gli ornamenti elegantemente distribuiti lungo tutto il mobile. L’asse ribaltabile, una volta aperto, viene sorretto da alcuni elementi che si estraggono dalla struttura inferiore del mobile.
Ribalta siciliana: la ribalta siciliana è un mobile molto compatto, spesso realizzata in unico blocco. Si contraddistingue per la sobrietà delle linee e per la raffinatezza delle decorazioni, che possono essere impiallacciate o intarsiate con materiali preziosi. Le ante si collocano al posto del piano ribaltabile e spesso nascondono scomparti estraibili e cassetti richiudibili a chiave.
Ribalta napoletana: si caratterizza per le decorazioni a rosoni tipiche dell’arredamento napoletano del Settecento, che ricorrono sia sul fronte, sia sui fianchi, che sul piano reclinabile. Tra le peculiarità della ribalta napoletana, abbiamo la presenza di decorazioni ad intarsio con legni pregiati ed essenze da frutto, a creare contrasti chiaroscurali e la presenza di spallette leggermente bombate sulla parte superiore del mobile.