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Licinio-Sacra-Famiglia

TOP LOTS: un dipinto inedito di Bernardino Licinio

BERNARDINO LICINIO

Bernardino Licinio nasce quasi sicuramente a Venezia intorno al 1489 da una famiglia di origini bergamasche. Le prime notizie che abbiamo riguardo la sua vita risalgono al 1511, anno in cui risultava già attivo professionalmente proprio a Venezia, dove frequentava lo studio di Giovanni Bellini, uno dei più importanti pittori veneziani dell’epoca. Su Licinio iniziamo ad avere informazioni più precise solo agli inizi del Novecento, grazie agli studi del professor Gustav Ludwig; Giorgio Vasari non aveva infatti conosciuto il pittore e aveva creato confusione attribuendo i suoi dipinti al pittore Giovanni Antonio Licinio detto Pordenone.

Le prime opere di Licinio evidenziano l’influenza dello stile dei maggiori esponenti dell’Alto Rinascimento veneziano, tra cui Bellini, Cima da Conegliano e Vittore Carpaccio.

Bernardino Licinio, Sacra Famiglia, olio su tavola
Bernardino Licinio (Venezia, 1489 ca. – ivi, 1565), Madonna col Bambino, San Giuseppe e Santa Maria Maddalena, olio su tavola, cm 71×112

 

UNA TAVOLA DALLA HAMILTON COLLECTION

Questa importante opera, raffigurante la Madonna col Bambino con i santi Giuseppe e Maria Maddalena, presenta infatti una composizione e uno stile che risentono molto dell’influenza artistica belliniana. L’impostazione dell’opera si presenta piuttosto composta, simmetrica e ordinata, ricordando un’opera di Bellini esposta alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e una santa. Anche i colori sono quelli tipici della pittura veneziana dell’Alto Rinascimento: accesi e cangianti nei panneggi e tenui sullo sfondo, con un cielo quasi atmosferico.

Quasi sicuramente Licinio, per la realizzazione di questo dipinto, ha però guardato soprattuto ad un’altra opera del maestro Bellini: la Madonna col Bambino, 1480-90, esposta al Museo d’arte di San Paolo in Brasile. L’opera si presenta infatti praticamente analoga sia dal punto di vista compositivo sia stilistico sia cromatico alla parte centrale del nostro dipinto; le figure della Madonna e di Gesù Bambino sono conformi nella posa e persino nei colori degli abiti. Altre somiglianze con l’opera sono da ritrovarsi nel panneggio e nel paesaggio collinare retrostanti e nella firma.

La composizione appare rigida e piuttosto statica ma giocata anche sulle linee morbide di Gesù Bambino che viene rappresentato nell’intento di abbracciare la madre; la Vergine tiene il volto leggermente piegato rivolgendo lo sguardo al figlio e tenendolo in grembo con estrema delicatezza. I volti e le superfici sono molto levigati e i dettagli curati minuziosamente. Tutti questi elementi, nonostante la rigidità delle pose, conferiscono grandissima dolcezza all’opera.

Il dipinto proviene da una delle più note collezioni d’arte europee, la Hamilton Palace Collection, una raccolta di capolavori degli artisti europei più importanti, tra cui Tiziano, Leonardo, Tintoretto, Rubens, Rembrandt, Van Dyck e moltissimi altri; la collezione venne venduta interamente da Christie’s nel 1882 a seguito di una crisi finanziaria di William- Douglas Hamilton, XII duca di Hamilton. L’opera di Licinio era in realtà catalogata sotto il nome di G.A. Pordenone, The Holy Family with the Magdalen e risulta venduta proprio a Percy Wyndham di Salisbury, importante uomo d’armi, politico e collezionista inglese. L’erronea attribuzione è dovuta alla sopracitata confusione creata da Vasari ne le Vite.

Antichità Giglio ha esposto quest’opera in occasione di Modenantiquaria 2017.

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